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Diversi esperti di advertising e marketing utilizzano i termini remarketing e retargeting come se fossero sinonimi. E in un certo senso si può dire che lo siano, almeno quando si parla con dei ‘profani’, cioè con chi non è del settore. Tuttavia, per chi va a utilizzarli nella pianificazione di una strategia, conoscere la differenza tra remarketing e retargeting è decisamente importante.

Se infatti tra le due strategie ci sono delle similitudini, i loro utilizzi sono invece differenti. Fanno ricorso a diversi canali, oltre ad avere diversi obiettivi. Cosa significa questo? Che fare chiarezza sulle differenze tra i due può essere fondamentale per impostare queste tecniche di marketing in modo da ottenere i migliori risultati da entrambi.

Ed è proprio questo che vogliamo aiutarvi a ottenere con questo articolo. Pronti? Cominciamo!

Cosa sono e come fare remarketing e retargeting

Cominciamo subito col dire che questa è una differenza di cui ci si occupa maggiormente soprattutto quando si va a lavorare sull’uso delle Ads, a riprova della sua importanza. Vediamo allora in cosa si differenziano:

  • Il retargeting lavora principalmente sulle ads a pagamento. Infatti, è finalizzato a riottenere l’engagement di chi ha già visitato un ecommerce o i suoi profili social;
  • Il remarketing lavora principalmente con le email, quindi con le newsletter, per riottenere l’engagement di chi ha già effettuato un acquisto.

In termini di obiettivi di marketing quindi, il retargeting si basa sul riportare i visitatori sul proprio ecommerce così che possano trasformarsi in conversioni, avendo in mente quel valore incluso tra il 4% e il 9% che è il tasso di conversione medio delle campagne pay per click. In breve, tenendo presente il fatto che il 90% dei visitatori che provengono da ads sponsorizzate, ossia da campagne pubblicitarie a pagamento, non si convertiranno in acquisti, o comunque non lo faranno alla prima visita. Il retargeting quindi ha lo scopo di generare ulteriori visite dopo la prima, aumentando le chance di trasformare gli utenti in clienti.

Il remarketing invece è più orientato verso quegli utenti che hanno già effettuato un acquisto. Incoraggia ad acquistare di più, coinvolgendoli con diverse iniziative finalizzate a massimizzare il ritorno economico del loro ciclo di vita come clienti.

Perché tendiamo a confondere remarketing e retargeting?

Il motivo per cui aleggia una grande confusione tra questi due termini e per cui vengono spesso utilizzati come sinonimi, risiede in diversi fattori. In parte la noncuranza degli stessi operatori del settore, che sono i primi, spesso, a trattarli appunto come sinonimi. Ma questa confusione è spesso generata anche dalle stesse piattaforme di ads come Google che tendono a utilizzarli, anche loro, come sinonimi.

Spesso, è il termine remarketing che tende ad essere utilizzato come il classico umbrella term. Che vuol dire? Significa un termine omnicomprensivo sotto il quale andiamo spesso a ricomprendere un gran numero di cambiamenti nelle strategie di marketing.

Con il passare del tempo, infatti, la parola remarketing si è estesa nel suo significato fino a includere, come abbiamo appena detto, sia il retargeting che le strategie di remarketing vere e proprie. Basta leggere le guide di settore per rendersi conto di come i due termini vengano di fatto utilizzati come sinonimi, e trovare consigli di retargeting dedicati a chi è già cliente o viceversa. Un esempio peculiare è quando si consiglia di collezionare leads e organizzare strategie ads per una strategia di retargeting, ma con modalità che richiamano decisamente il remarketing.

In poche parole, la confusione esiste e, come abbiamo ormai capito, fa parte anche del linguaggio comune degli esperti del settore. Questo significa che ormai quando leggiamo consigli sulle varie strategie, dobbiamo considerare che chi scrive sta utilizzando i due termini come sinonimi, e agire di conseguenza impostando le nostre strategie cercando di capire dal contesto di cosa si sta parlando. In questo caso infatti, un linguaggio succinto e spedito viene prediletto rispetto all’accuratezza. Questo è un dato di fatto con cui dobbiamo fare i conti.

Perché è importante differenziare remarketing e retargeting

remarketing e retargeting

Il punto essenziale è che, anche se ormai gli stessi operatori di settore e – potremmo dire – l’intero mondo del marketing utilizza i termini remarketing e retargeting come sinonimi, alternandoli tra loro senza darci troppa importanza, non si tratta assolutamente della stessa cosa. E perché questo è importante? Perché ci soffermiamo sul rimarcare la differenza e sul capire a chi si rivolgono queste due strategie?

Semplice: perché una corretta applicazione delle strategie di remarketing e retargeting è essenziale per il raggiungimento dei propri obiettivi. E questo parte proprio dalla necessità di capire come utilizzare la terminologia corretta e differenziare i due. Può sembrare una forma di pedanteria anche piuttosto noiosa, ma in verità, e come abbiamo già detto, queste strategie utilizzano canali differenti e si rivolgono a target differenti. Soprattutto, ciò che è primario nella valutazione delle due strategie, queste hanno dei goal differenti.

Insomma, se la linea di demarcazione sembra essere svanita, la verità è che va riportata in auge per ridefinire i confini di questa categoria un po’ troppo confusa, perché conoscere i propri obiettivi è essenziale per capire cosa si sta facendo e raggiungerli nel modo più efficace possibile. Possiamo dire che è un po’ come capire la differenza tra SEO e content marketing: anche se le due sono strettamente collegate, non sono assolutamente la stessa cosa.

In conclusione

E allora lo ribadiamo: se ciò che desiderate è riottenere l’engagement di chi è già stato visitatore del vostro ecommerce, aumentandone il numero di visite perché al crescere di queste cresce la possibilità che si trasformino da visitatori in clienti, quel che dovete fare è impostare una campagna di retargeting con campagne pay per click.

Se, invece, ciò che volete è ricatturare l’attenzione di chi è già stato cliente del vostro ecommerce spingendolo a tornare sul sito ed effettuare un nuovo acquisto, ciò che dovete fare è concentrarvi su una campagna di remarketing basata sulle email.

Insomma, non vi resta che settare il vostro goal, e impostare la vostra strategia!