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Google Shopping è il motore di ricerca dedicato allo shopping, specificamente allo shopping comparativo. Cosa significa? Che accedendo a Google Shopping Italia i venditori potranno mettere in evidenza i propri prodotti in modo più diretto, e i potenziali clienti potranno avere una panoramica di ciò che stanno cercando, confrontando i vari prezzi e servizi addizionali offerti.

Ovviamente, questa è solo una descrizione estremamente riassuntiva. Ma se vi sentite curiosi e volete saperne di più, allora questo è decisamente il posto giusto. Rimanete con noi!

Google Shopping: cos’è e come funziona 

Google Shopping come funziona? Cominciamo con una panoramica generale: il funzionamento dello shopping via Ads Google è estremamente semplice. Inserendo il nome di un prodotto sul motore di ricerca appariranno la foto dello stesso, nonché un titolo, il nome dell’ecommerce e informazioni aggiuntive come, ad esempio, le spese di spedizione.

L’utilità? Gli annunci Google Shopping vanno a mettere in risalto i prodotti che i clienti stanno già cercando. Ma non solo, perché gli algoritmi di Google si occupano anche di estrarre informazioni e completare gli annunci, riducendo la fatica e aumentando le chances che i vostri prodotti ricevano la giusta visibilità.

L’algoritmo elabora, infatti, uno speciale feed di prodotto, che contiene tutti i dati dell’ecommerce – dal titolo al prezzo – i quali vengono poi abbinati in automatico alle query di ricerca dei clienti per creare annunci che, allo stesso tempo, contengano ogni dato utile al potenziale cliente.

E il prezzo? Ogni volta che qualcuno clicca sul vostro prodotto c’è un piccolo fee. Ma vediamolo più nel dettaglio.

Quanto costa un’inserzione Google

annunci google shopping

Abbiamo detto che sull’ecommerce viene caricato un piccolo fee ogni volta che un utente clicca su uno degli annunci shopping: ma qual è il prezzo medio quando si usa il servizio di shopping Google? 

Parliamo di circa 60 centesimi a clic, con un CPA di circa 35 euro. Più conveniente rispetto a Google Ads. A questa convenienza, tuttavia, dovete aggiungere il fatto che anche il tasso di conversione medio è più basso. Dal momento che questo secondo dato, però, non dipende solo da Google Shopping, ma anche da voi, è tecnicamente possibile rendere Google Shopping ancora più vantaggioso.

Google shopping guida: inserire i prodotti e cominciare a vendere

Cominciare a lavorare con Google Shopping è estremamente semplice. Per prima cosa, dovete creare un feed di prodotto che contiene le informazioni essenziali da mettere in evidenza. Per creare i feed esistono diverse app, fornite anche direttamente da piattaforme come Shopify o Magento.

Abbiamo già detto che Google automatizza l’inserzione di molte informazioni, ma queste app sono comunque utili non solo a creare il feed, ma anche ad avvisarvi in caso di eventuali errori.

Una volta che il feed è pronto, bisogna creare un account Google Merchant Center verificato (è possibile farlo con Google Analytics) e, infine, si può caricare il prodotto. Ci sono piattaforme, Shopify in primis, che automatizzano questo passaggio, mentre in altri casi è necessario farlo manualmente.

La procedura? Eccola: “Prodotti”, poi cliccate su “Feed”, e infine cliccate sul segno “+” per aggiungere il prodotto. Infine, Google elaborerà i feed, mentre voi potrete controllarli andando su “Diagnostica”. 

Categorie e quali dati inserire

Come abbiamo detto, la comparazione non si basa solo sui prezzi, ma anche su informazioni aggiuntive, come le categorie Google Shopping e i costi di spedizione (i tempi, le spese di reso, ecc). Anche questi dati devono essere inseriti mediante configurazione di Merchant Center. Come? Basta cliccare su “Spedizione e Resi” e inserire i dati.

Il passo successivo è quello di creare una campagna di Google Ads, collegando il relativo account cliccando sulla voce ‘Shopping’. In questo modo Ads potrà estrarre i dati dei prodotti. È possibile, inoltre, selezionare una campagna Smart Shopping (questa però richiede il monitoraggio delle conversioni) o una campagna di base.

La procedura è la stessa: si impostano il budget e la strategia di offerta: Google vi mette a disposizione uno strumento di simulazione, che consiste nello stabilire il costo per clic massimo per annunci. È possibile anche chiedere a Google di farlo automaticamente, cliccando su “Massimizza clic” o stabilire un limite di offerta massimo per limitare la spesa per annuncio. Ovviamente, questo implica anche la definizione di un budget. Nel caso di Google, dovete stabilire un tetto mensile che verrà suddiviso automaticamente per numero di giorni. Quando poi state lanciando più campagne, potete anche stabilire una priorità.

Gestione Google Shopping: gli ultimi passi

Ora che avete scelto tutte le impostazioni, dovete solo scegliere il target e pianificare la campagna. Si seleziona il tipo di dispositivo, ma anche l’area geografica e le date di inizio e fine della campagna shopping (si può impostare anche solo la data di inizio).

A questo punto è possibile scegliere tra annunci Shopping prodotti e annunci Shopping vetrina. I primi promuovono il singolo prodotto, mentre gli altri, recentemente introdotti da Google, permettono di pubblicizzare più prodotti contemporaneamente. Anche in questo caso impostate un budget e i vostri annunci sono pronti.