L’email marketing non passa mai di moda, e per una buona ragione: è lo strumento più efficace per connetterti con i tuoi clienti e sviluppare una vera relazione con loro. In questa guida ti illustreremo l’intero processo, spiegandoti passo per passo le strategie più indicate per massimizzare i tuoi sforzi anche se sei un principiante.
Email marketing: che cos’è
Cominciamo dal principio: l’email marketing è una strategia di marketing che consiste nell’inviare email di vario contenuto ai tuoi visitatori, al fine di convertirli in veri e propri clienti.
Il motivo per cui è la più importante tra le strategie di marketing, sta nel fatto che, a differenza dello spam e dei social media, è uno strumento efficace per creare un vero legame e spingere i clienti a tornare. Le mail restano il canale di comunicazione più gettonato, usato dal 99% dei consumatori, offrono una percentuale di conversione più alta rispetto alle altre strategie (tre volte più dei social media), e sono fatte su misura: crei la tua lista di destinatari e decidi tu i contenuti in base a cosa ti serve in quel momento.
Email marketing: da dove cominciare
Ti sei convinto a cominciare? Bene. Ora devi solo sapere come. L’email marketing è un processo che si compone di tanti piccolo passi, ciascuno dei quail dev’essere curato minuziosamente perché la strategia sia davvero efficace.
Il primo è creare una mailing list, ossia una lista di indirizzi email utilizzando diverse piattaforme. Alcuni li hai già, sono quelli dei clienti che si sono registrati sul tuo ecommerce, altri ti spiegheremo in seguito come “catturarli”. Ci sono diverse componenti, anche su Shopify, che ti aiuteranno a catturare e gestire quanti più indirizzi mail possibile.
Dato che l’email marketing ha un tasso di conversione molto alto, vale la pena impegnarsi per far crescere al massimo la mailing list. Ed ecco perché hai bisogno di un “lead magnet”, ossia di qualcosa da dare agli utenti in cambio della loro registrazione. Può trattarsi di un sample, dell’estrazione di un premio, di un ebook o altro, in questo senso le possibilità sono davvero infinite.
Tuttavia, tieni presente che un buon lead magnet dev’essere di facile consumo, utile, in grado di darti valore (ad esempio, un gadget che funzioni male è sconsigliabile), interessante e immediatamente disponibile.
Email marketing: come creare un form
Il form si accompagna al lead magnet assicurandosi che i tuoi sforzi non vadano sprecati. In poche parole, si tratta di creare un form in cui il visitatore dovrà inserire i propri dati, pensandolo per rendergli il compito il più facile possibile, così da ridurre al minimo le possibilità che l’utente chiuda la pagina.
Un buon form comincia con un titolo che descriva al meglio i benefici del lead magnet, è chiaro e utile nelle descrizioni, ha una grafica accattivante ed è facile da compilare. Ma soprattutto, ha il tasto “registrati” bene in evidenza, con un colore a contrasto con il resto della pagina, impossibile da ignorare.
Puoi inserire il form ovunque tu voglia, dalla home page alla pagina del check out, ma anche sul blog, sul footer o sulla sidebar. O su tutti questi. Una scelta particolarmente intelligente è quella di metterlo in un pop up che si apra non appena il cliente sceglie di lasciare la pagina, così da indurlo a ripensarci.
Email marketing: scegliere il giusto Service
Ora che ti sei assicurato di avere un congruo e sempre crescente numero di indirizzi, puoi cominciare a inviare email. Quello che ti serve ora è un opt-in email marketing service. Come ti abbiamo già detto, Shopify offre diverse soluzioni adatte a questo tipo di esigenza, non ti resta quindi che scegliere quella più adatta a te.
Un buon service è in grado di segmentare i clienti, fare test, ovviamente inviare mail automaticamente, e offrirti report dettagliati, ma anche di darti dei temi predefiniti, più o meno personalizzabili, per creare le tue mail senza dover necessariamente assumere qualcuno. Tra i più noti, sicuramente ti consigliamo Klaviyo, miglior piattaforma ecommerce adesso sul mercato (per Shopify).
Tra tutte le opzioni, ti suggeriamo di fare molta attenzione alla segmentazione, che non è altro che la targhettizzazione dei clienti (e dei loro indirizzi). Questa infatti ti permette non solo di non inviare la stessa mail a tutti, ma anche di inviare una mail personalizzata – e quindi più interessante – per ogni segmento. Ad esempio, per chi ha abbandonato il carrello, proviene da una certa zona, o ha mostrato interesse per un certo prodotto.
Email Marketing: come convincere i clienti ad aprire le mail
Cominciamo col dire che uno dei modi migliori è proprio segmentare le email. Ma non basta, e ovviamente per convertire gli users in clienti è necessario che leggano la tua mail. Vediamo allora come fare ad aumentare il tasso di lettori.
Per prima cosa, non utilizzare nell’oggetto i termini più gettonati dai filtri antispam. Cominciare con “offerta” o “compra” è un modo sicuro per essere cestinati. Esistono liste apposite di termini “vietati” che puoi consultare. Per lo stesso motivo, non utilizzare un indirizzo IP o un server “sospetti” e mantieni pulito il tuo email template code.
Cura sempre la lista, eliminando periodicamente i clienti inattivi. Ti sarà utile per avere dei report più accurati. Prima di rimuoverli, però, invia loro un’ultima mail cercando di riconquistarli. E attenzione al tempismo: ci sono orari e giorni della settimana in cui la possibilità che una mail venga aperta aumenta, di solito sono il martedì e il mercoledì, ma per esserne sicuro puoi procedere con degli A/B test.
Inoltre, assicurati che l’oggetto della mail sia accattivante e interessante: usa un tono amichevole, parla con un linguaggio consono al tuo brand (esempio: evita le formalità se ti occupi di streetwear, ma usale se il tuo settore è il lusso), e usa il tu, o il lei. Mai la forma plurale. Il cliente deve sapere che stai scrivendo proprio a lui. Se necessario, usa un po’ di humor, e naturalmente ottimizza la newsletter anche per la visualizzazione da mobile.
Email Marketing: l’importanza degli Autoresponders
Ora che sai come creare e aumentare una mailing list e come mandare le tue mail, è il momento di provare qualcosa di più performante. Gli Autorespoder sono tra gli strumenti di email marketing più utili in assoluto in termini di engagement: si tratta di una sequenza di mail inviate automaticamente a un segmento di indirizzi in base a un determinato evento (abbandono del carrello, acquisto di un prodotto, download di un PDF ecc). Il contenuto di ciascuna mail si collega a quello della precedente, creando una sequenza logica.
L’utilità di queste sequenze sta nel fatto che migliorano sensibilmente la relazione con il cliente. Tutto sta nel darsi un obiettivo, programmare l’intera sequenza e impegnarsi nella stesura di contenuti che siano effettivamente in grado di creare conversioni. Naturalmente non tutto riesce al primo colpo, ma monitorando l’andamento della sequenza passo per passo puoi anche capire dove migliorare in tempo reale.
A cosa fare attenzione? Agli stessi elementi che sono importanti in tutta la strategia di email marketing:
- Tasso di apertura delle mail: se non ti sembra abbastanza alto, o comunque non raggiunge lo standard che ti sei prefissato, controlla tutti gli elementi visibili al primo colpo. L’oggetto è abbastanza accattivante? Stai scegliendo il momento migliore? Il segmento è quello giusto? Qualche elemento ti sta facendo finire nello spam?
- Tasso di click nelle mail: una volta che l’utente ha aperto la mail, se non clicca per essere reindirizzato al sito, forse qualcosa sta andando nel verso sbagliato. Magari ci sono troppi pochi link, il copy non è abbastanza accattivante, la proposta che fai non è abbastanza interessante. O magari la call to action è difficile da trovare o non abbastanza chiara.
- Tasso di disiscrizione: una brutta parola per il tasto “unsubscribe”, che in effetti è a sua volta un brutto tasto. Se il numero di utenti che chiedono di non ricevere più le mail supera il livello di guardia, è il momento di farsi qualche domanda. Stai vendendo ciò che prometti? Il contenuto delle mail è interessante e significativo? Corrisponde all’oggetto? Stai inviando troppe email? Lo stai facendo nel momento sbagliato?
Questi errori, in realtà, si rivelano un’utilissima fonte di dati, grazie ai quali potrai segmentare sempre meglio la tua clientele, rendendo così le tue mail sempre più performanti in termini di conversione.
E adesso, qualche consiglio finale:
- Per creare una campagna di successo: datti un obiettivo, come ad esempio aumentare le vendite del 30% in un anno, scegli che tipo di email inviare, individua un segmento, affidati alla tecnologia giusta, crea degli oggetti accattivanti, pianifica l’invio delle email e dei follow up, cura il copy e il design e dai la giusta considerazione ai report.
- È tutta una questione di tempismo: a seconda del segmento che avrai scelto, dovrai sperimentare diversi giorni e orari per verificare quando si registra il maggior numero di email aperte. Ma anche quanto spesso puoi inviarle senza risultare disturbante. Utilissimi in questo senso gli A/B test.
- Dati e metriche: quali contano davvero? Essenzialmente quelli di cui abbiamo parlato: il tasso di apertura e di click, ma anche la deliverability, ossia quante mail raggiungono effettivamente l’utente.
- E le newsletter? Vai col tango: più dell’83% del marketing B2B include le newsletter nella sua strategia.
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